mercoledì 7 marzo 2012

Il conflitto "al cinema": L'onda




Ottimo film tedesco del 2008 (titolo originale: Die welle).
Trama: Per spiegare come nasce una dittatura, un insegnante di liceo propone ai suoi studenti un “singolare” esperimento, inducendoli a forme di cameratismo attraverso l’uso della disciplina, dell’uniforme e di un gesto di riconoscimento. Inizia così un gioco di ruolo dalle tragiche conseguenze. In pochi giorni un’innocua illustrazione di concetti come disciplina e comunità si trasforma in un vero e proprio movimento: L’Onda. Quando il conflitto esplode in tutta la sua violenza, l’insegnante decide di interrompere l’esperimento. Ma è troppo tardi, l’Onda è sfuggita al suo controllo.

Dal punto di vista formativo, un “concentrato” di concetti fondamentali per comprendere la "genesi" di un regime autocratico, ma anche per approfondire le dinamiche dell’escalation dei conflitti nelle relazioni tra gruppi. Infatti, nella più “classica” delle applicazioni del modello di Friedrich Glasl, il film, fin dalle prime scene, mostra la “costruzione” dell’identità del gruppo, del sentimento di estraneità dapprima ed opposizione poi rispetto all’”altro”, la dinamica delle percezioni, la radicalizzazione delle posizioni e, infine, la polarizzazione (“o con noi, o contro di noi”).

Da vedere, per capire come percezioni e “costruzioni artificiali” possono diventare, a volte, verità assolute e, soprattutto, “reali”.

Aggiornamento (23/12/2013):
Su questo film ho scritto una recensione dal titolo "'L'Onda'... ovvero un esempio dei meccanismi (poco virtuosi) delle dinamiche del conflitto", pubblicato in "La giustizia sostenibile", vol, V, a cura di Marco Marinaro, Aracne, 2013.

1 commento:

  1. eccellente Stefano, davvero eccellente e molto forte
    Maria

    RispondiElimina